Molti italiani sognano di acquistare una casa nel corso della loro vita per costruire un futuro e magari una famiglia. Alcune persone, invece, oltre alla casa cercano di realizzare un sogno nel cassetto, come aprire una propria attività commerciale, o in alternativa acquistare un negozio che produca un reddito Proprio per questo motivo, oltre alle case di residenza, si va alla ricerca di locali commerciali, e quindi si punta ad investire in un locale vuoto da locare in seguito o già a reddito .
La domanda da porsi però è se investire nel mattone, specie nelle grandi città come Milano, ad oggi conviene ancora? E soprattutto dove è possibile investire nel mattone senza perderci?
Scegliendo le grandi città, per esempio Roma o Milano, sicuramente il ritorno economico in funzione del canone percepito sarà interessante, e nel tempo l’immobile aumenterà il suo valore.
Vediamo com’è cambiato il mercato immobiliare nel corso della pandemia e perché investire nel mattone è ancora una buona alternativa.
La pandemia da Covid-19 ha sicuramente inciso sulla propensione degli italiani ad acquistare nuovi immobili ai fini di investimento.
Da un lato, infatti, la crisi sanitaria ha inasprito le difficoltà economiche delle famiglie, mentre dall’altro lato ha fatto anche crollare i tassi di accensione di un mutuo (che hanno raggiunto addirittura i minimi storici). Quindi, ad oggi, investire nel mattone conviene ancora?
Alcuni studi di mercato hanno confermato che investire nel mattone a Milano, per esempio, rende di più rispetto a un investimento in titoli di Stato.
Quello a cui stiamo assistendo in generale nel 2021, in effetti, è una grande offerta nel mercato di immobili residenziali o commerciali, dovuta proprio alla necessità di ottenere denaro liquido da parte del ceto medio, ma mentre in linea di massima la domanda è scarsa, sono in controtendenza le grandi città, in primis Milano, nelle quali la richiesta è comunque sostenuta, specie nelle zone semicentrali e centrali
La situazione, dunque, denota una grande opportunità per gli investitori disposti al rischio, che potranno acquistare immobili (ville, case e locali commerciali) nelle città secondarie o nell’hinterland delle grandi città già locati con redditi importanti, che vengono venduti per ottenere liquidità. Mentre per i meno propensi al rischio che al momento sono in possesso di capitali possono concludere discreti affari anche nelle grandi città.
Per fare un affare non bisogna accontentarsi della prima offerta trovata sul mercato. Investire nel mattone richiede uno studio degli immobili disponibili, oltre a un buon bagaglio di curiosità e pazienza.
Saper stimare il valore di un immobile è altrettanto importante per valutare se il prezzo applicato è idoneo o meno alla struttura sulla quale si intende investire. Esistono, a tal fine, dei servizi a pagamento che permettono di stimare un immobile.
Sempre dal punto di vista finanziario, valutare il possibile ritorno economico è altrettanto importante per capire se l’investimento sarà fruttuoso o meno.
Riuscire a “trattare” il prezzo di vendita è un punto fondamentale per ottimizzare al massimo la rendita che deriverà dall’affitto di un qualsiasi immobile, residenziale o commerciale che sia.
Altri elementi importanti da tenere in considerazione sono il momento storico, ovvero – nel nostro caso – sfruttare i tassi dei mutui (non più ai minimi storici, ma piuttosto bassi) e i numerosi incentivi e bonus per la casa, la ristrutturazione e l’efficientamento energetico.
Chiariti i consigli per investire nel mattone in modo fruttuoso, ci rimane ancora da capire dove è meglio allocare il denaro per ottenere i migliori rendimenti. La prima scelta da fare quando si vuole investire nel mattone è proprio capire dove dirigere la propria attenzione.
Innanzitutto, esistono diverse tecniche di investimento: frazionamenti, cambi destinazione d’uso, saldo e stralcio. Ma ancora prima di questo, occorre scegliere la tipologia di investimento: trading o messa a reddito.
Ovviamente non esiste un’alternativa migliore o peggiore: tutto dipende dagli obiettivi, dalle esigenze e dal budget che si intende investire.
Un’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa ha descritto quali investimenti prendere in considerazione in funzione del budget di spesa che si ha a disposizione.
Per esempio, con un budget molto ampio (superiore a 200 mila euro) si può puntare all’acquisto di un piccolo appartamento a Milano, una delle metropoli più ambite in Italia.
Un budget del genere non permette di acquistare immobili in pieno centro, ma sicuramente puntando sulla periferia esistono ottime soluzioni. In periferia, inoltre, i costi sono minori e i rendimenti sono superiori (per quanto riguarda la periferia del capoluogo lombardo, i rendimenti possono arrivare anche al 7%).
Le zone universitarie, allo stesso modo, sono molto richieste dal mercato, soprattutto in vista della ripresa delle lezioni in presenza: in generale, i rendimenti medi annui a Milano si aggirano attorno al 6,3%.
In ogni caso, tutto il mercato immobiliare milanese ha dimostrato di essere molto più reattivo rispetto al mercato italiano in generale. Il trend di acquisto, negli ultimi mesi, è in crescita. Investire nel mattone a Milano, quindi, conviene ancora, anche nel 2021.
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